I nuovi strumenti di finanziamento per le società a responsabilità limitata alternativi a quelli bancari
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Tra le principali fonti di finanziamento a cui sono solite ricorrere le PMI, in particolare quelle costituite in forma di società di capitali, oltre al capitale dei soci, vi è notoriamente il credito bancario. 

In un contesto economico avverso, con inflazione ai massimi storici e tassi di interesse previsti in ulteriore rialzo, può risultare utile, più ancora che in passato, anche per superare gli stringenti vincoli a cui sono soggetti gli istituti bancari, conoscere e diversificare le opzioni di finanziamento a disposizione. Intendiamo, quindi, darne qui una breve e non esaustiva panoramica. 

 FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE DEL CIRCOLANTE 

 Oltre alle tradizionali forme di credito bancario a breve termine (apertura di credito in conto corrente, sconto di effetti, anticipo su fatture, factoring ecc.), esistono altre possibilità di “smobilizzo” e finanziamento del capitale circolante, soprattutto tra quelle definite “Fintech” perché gestite e supportate da piattaforme digitali di società finanziarie. Tra queste ne segnaliamo almeno due: 

  • Invoice trading 
  • Dynamic discounting

 Nel dettaglio l’Invoice Trading è un metodo di finanziamento di nuova concezione, disciplinato dalla normativa sulla cessione dei crediti (artt. 1260 e s.s del C.C.) che rappresenta una soluzione digitale e innovativa per ridurre i tempi di gestione e di incasso delle fatture. L’azienda che se ne avvale riceve direttamente il corrispettivo della cessione, anche se solitamente in due tranches: subito un acconto, di importo lievemente inferiore al corrispettivo, e, successivamente alla riscossione del credito ceduto, un saldo nettato degli oneri per l’operazione

Tale soluzione è senz’altro meno rigida rispetto ad una classica cessione pro solvendo/soluto ad un istituto bancario. Difatti, la società può decidere in completa autonomia e con la massima flessibilità quando e come utilizzare tale strumento oltre a quali fatture cedere, a differenza del factoring in cui sono previsti la cessione di interi pacchetti di crediti commerciali e condizioni più stringenti. 

Anche il costo di una pratica di Invoice Trading risulta essere più leggero di un servizio di factoring classico, rispetto al quale può arrivare a pesare circa la metà. 

La Dynamic Discounting, invece, è la soluzione che consente ai fornitori di ottenere, attraverso un accordo con l’impresa cliente, pagamenti anticipati, a fronte di uno sconto definito “dinamico” appunto perché proporzionale al tempo di anticipo del pagamento sul valore nominale della fattura. In altre parole, “prima si paga, meno si paga”

Questa innovativa soluzione di Supply Chain Finance, sviluppatasi sul mercato italiano al fine di finanziare il capitale circolante, funziona attraverso piattaforme digitali dedicate, che permettono alle imprese di gestire in modo dinamico le fatture dei propri fornitori, scegliendo la data di pagamento e ottenendo in proporzione il risparmio desiderato. 

FINANZIAMENTI A MEDIO TERMINE 

Anche per far fronte al fabbisogno finanziario di medio e lungo termine le società di capitali possono accedere a canali e strumenti di finanziamento alternativi a quelli bancari e sviluppatisi di recente in ambito “Fintech” o per impulso normativo. 
Anche in questo caso ci limitiamo a fornire qualche breve informazione su due strumenti a m/l termine: 

  • Il Lending Crowdfunding 
  • I titoli di debito

Il lending crowdfunding, denominato anche social lending o peer-to-peer lending, è un prestito effettuato tra privati mediante piattaforme digitali senza l’ausilio del mercato bancario. 

È un modello, quindi, completamente disintermediato, anche se le imprese richiedenti devono inoltrare alla piattaforma le informazioni necessarie a far valutare il progetto imprenditoriale da proporre ai potenziali finanziatori. Nel modello di crowdfunding cosiddetto “diffuso”, infatti, la piattaforma svolge un ruolo attivo tanto nella selezione dei soggetti richiedenti che nella valutazione dei progetti proposti che vengono poi resi pubblici on line. 

Il lending crowdfunding offre, quindi, la possibilità di un finanziamento ad imprese in cerca di fondi destinati a progetti a medio e lungo termine a fronte del pagamento di un interesse e del rimborso del capitale

Per quanto riguarda i titoli di debito, il principio contabile OIC 27 li definisce come “quei titoli che attribuiscono al possessore il diritto a ricevere un flusso determinato o determinabile di liquidità senza attribuire il diritto di partecipazione diretta o indiretta alla gestione della società che li ha emessi”

Con le recenti modifiche riferibili all’art 2483 del C.C. è stata estesa, anche per le S.r.l., la possibilità di poter emettere dei titoli di debito. Tale possibilità è subordinata alla presenza in atto costitutivo della previsione della loro emissione, attribuendone la competenza in capo ai soci o agli amministratori e determinando i limiti, le modalità e le maggioranze necessarie per la decisione. 

La norma dispone, che i titoli emessi possono essere sottoscritti esclusivamente da investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale a norma delle leggi speciali. In caso di successiva circolazione dei titoli di debito, trasferiti nei confronti di acquirenti non investitori professionali, rispondono della solvibilità della società gli stessi investitori professionali cedenti i titoli in questione. 

Quanto alle modalità di emissione l’organo deliberante deve precisare, le caratteristiche dello strumento, la remunerazione prevista, e le modalità di rimborso a favore dei sottoscrittori, le cui condizioni possono essere modificate dietro consenso della maggioranza dei possessori dei titoli. 

La delibera di emissione dei titoli di debito deve essere esclusivamente verbalizzata dal notaio che provvederà all’iscrizione della stessa nel Registro delle imprese. 

Quanto, invece, ai limiti di emissione del prestito obbligazionario, l’art. 2412 del C.C. prevede come per le S.p.A., che l’ammontare delle obbligazioni emesse non possa eccedere il doppio del capitale sociale, delle riserve legali e disponibili

CONCLUSIONI

Il mercato del credito, come già riscontrato in altri ambiti, sta subendo gli effetti di un’innovazione tecnologica che introduce nuovi modelli di business e operatori in grado di cogliere opportunità dall’impiego del risparmio privato e al contempo dalla disintermediazione finanziaria. 
Ne possono sicuramente giovare le PMI e, in particolare, le più dinamiche e pronte a far evolvere la propria struttura finanziaria e a mettere in campo progetti attrattivi per i capitali privati. 

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