DSCR Indice di “bancabilità” delle imprese
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INDICI DI BANCABILITÀ (DSCR)

Al fine di verificare la sostenibilità finanziaria del debito aziendale, si fa sempre più ricorso ad un nuovo indicatore, che consente di esaminare, anche su base prospettica, le capacità di rimborso del debito da parte dell’azienda e la conseguente fattibilità dei relativi piani di sviluppo aziendali.

L’indice denominato DSCR (Debt Service Coverage Ratio) è di primaria importanza per le imprese per almeno due finalità:

  1. Nell’ottica della riforma fallimentare, per misurare il rischio di insolvenza futura;
  2. Per le banche per verificare la sostenibilità del debito.

In questa sede tratteremo principalmente il secondo punto, ovvero il DSCR come indice di affidabilità bancaria o più gergalmente di “bancabilità” dell’azienda. Questo indice non si limita a quantificare in maniera “statica” l’ammontare complessivo del debito finanziario in relazione al patrimonio netto (es. il rapporto di leverage), ma analizza, in modo “dinamico” e prospettico, la capacità di rimborso del debito dell’azienda e la conseguente sostenibilità del debito in relazione ai flussi di cassa futuri e, quindi, anche ai piani di sviluppo aziendali.

La tradizionale formula di calcolo del DSCR è la seguente:

Formula di calcolo del DSCR

dove:

  • Per “Cash flow operativo–tax” si intende il flusso di cassa prodotto dalla gestione caratteristica al netto del flusso fiscale relativo al pagamento delle imposte sul reddito d’esercizio.
  •  Per “flusso finanziario a servizio del debito” si intende il flusso finanziario per il pagamento degli interessi passivi nonché della quota capitale dei finanziamenti nel periodo considerato.

Il successo di questo indicatore è legato all’ampio utilizzo che ne fanno le istituzioni finanziarie che ormai lo considerano come uno strumento imprescindibile per determinare la bancabilità di un’impresa.

Sulla base dei risultati ottenuti con l’indicatore possiamo definire i seguenti scenari:

  • DSCR>1, nel caso in cui il cash flow operativo generato ecceda gli impegni finanziari a servizio del debito;
  • DSCR =1, il cash flow operativo generato viene totalmente assorbito dagli impegni finanziari a servizio del debito;
  • DSCR<1, nel caso in cui il cash flow operativo generato risulti inferiore agli impegni finanziari a servizio del debito nel periodo considerato, evidenziando situazioni di tensione finanziaria con possibili difficoltà nel rimborso del debito.

Come detto, il sistema bancario, nell’accordare alle imprese finanziamenti a medio lungo termine, utilizza il DSCR per comprendere la capacità dell’impresa di rimborsare il debito. Quale condizione necessaria per consentire tale verifica, vi è la redazione del business plan da parte dell’impresa, in grado di supportare ragionevolmente la produzione di flussi di cassa prospettici. L’analisi delle ricadute finanziarie della gestione aziendale prospettica permette poi agli enti creditizi di capire quali sono gli asset e i processi che genereranno i flussi finanziari positivi dell’azienda e, in conclusioni, stimare la probabilità di rientrare del proprio credito.

CONCLUSIONI

Fondamentale per la previsione e gestione della crisi, il DSCR riveste anche un ruolo di strumento di analisi per banche e imprese, le quali possono analizzare in anticipo la possibilità di essere affidate dal sistema creditizio e ottenere la liquidità necessaria a sostenere gli investimenti richiesti dalla gestione caratteristica.

L’analisi di bancabilità si rivela un processo di estrema utilità all’interno di un’azienda e fa sì che l’imprenditore acquisisca maggiore consapevolezza sui criteri adottati dalle istituzioni finanziarie nella valutazione del merito creditizio e, conseguentemente, sulla possibilità di mettere in evidenza, non solo nel confronto con il mondo bancario, i punti di forza del proprio modello di business.

Al contempo, il processo di analisi può fornire importanti indicazioni sulle azioni da intraprendere per superare le debolezze dell’azienda e rendere perseguibili i propri piani di sviluppo.

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